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La tecnologia è la migliore amica del cane

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Samuele Scardovi
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Facciamo un’eccezione ai nostri articoli dedicati alle attività che svogliamo, per fare un tuffo nel mondo dell’Internet-of-Things (IoT), nel quale si stanno sviluppando dispositivi per gli animali. Teniamo d’occhio questo mondo, dove probabilmente molto presto, come in altri settori, l’evoluzione tecnologica causerà uno spostamento di attenzione dal prodotto al servizio.

L’aspettativa di vita degli animali domestici, soprattutto negli ultimi cinquant’anni è cresciuta. Difficile stabilire un valore con esattezza, dato che ogni razza ha una storia a sé, ma indubbiamente l’alimentazione e i trattamenti veterinari hanno fatto passi da gigante, specialmente nel caso di can e gatti, più diffusi nelle nostre case.

Come accade per l’uomo, la tecnologia propone nuove soluzioni anche per gli animali domestici, specialmente per i cani.

Un dispositivo, utile e semplice nello stesso tempo, è il “Feeder”.

Cane che mangia dalla ciotola PetnetIo

Come dice la parola stessa, il Feeder nutre razionando il cibo al cane o gatto, al posto nostro. Si presenta come un distributore automatico, da tarare. Doserà nella ciotola la quantità di crocchette indicata. Un esempio è il modello prodotto da PetnetIo. È interessante notare che, oltre ai feeder classici già da tempo sul mercato, troviamo anche quelli gestibili a distanza tramite app. Accorgimento che può risultare molto utile, per il padrone, in caso di assenza per qualche giorno. Il cane può rimanere libero nel proprio spazio abituale e il proprietario potrà gestire la distribuzione dei pasti a distanza.

Ciotola Hoison per cani gestita tramite app

I “pet trackers” sono un altro prodotto di successo per il controllo degli amici a quattro zampe, a distanza. Sono dei semplici dispositivi Gps che ci consentono di identificare la loro posizione. Utili soprattutto per il controllo dei gatti che, data la loro indipendenza, tendono a essere smarriti fuori casa.

A questo traker sono state aggiunte diverse funzionalità chiave, ad esempio si possono monitorare i parametri vitali. Tramite una classica app  siamo in grado di sapere come sta il nostro cane, cosa sta facendo, se corre, dorme o riposa. In caso di assenza il proprietario sarà immediatamente informato se l’animale domestico si sente poco bene e necessita di cure immediate.

Queste funzioni di health monitoring sono state ispirate da app molto utilizzate dalle persone, come “Runtastic”, famosa app incentrata su tutto quello che riguarda la nostra attività fisica, in particolare la corsa. Ci sono dispositivi più specifici come FitBark, che oltre al tracking si concentrano sul monitorare l’attività fisica giornaliera del cane, tenendo anche uno storico dei dati raccolti e dando quindi la possibilità di visualizzare eventuali progressi.

Altri, come Petkit, monitorano anche le calorie bruciate, e si avvicinano ancor di più a quelli che sono i dispositivi fitness per il movimento dell’uomo, come Fitbit Alta HR.

Cane e applicazione Fitbark che monitora le attività del cane

Le interfacce che troviamo nei dog trackers sono per lo più ispirate ad applicazioni come Google Fit o Samsung Health. In sostanza troviamo una’alta percentuale di grafici a torta, istogrammi , o rappresentazioni percentili circolari. Rappresentazioni abbastanza minimali, differenziate per giorni, del il tempo speso per ogni attività.

Purtroppo non si tratta di monitoraggi approfonditi, ma basati  principalmente su frequenza cardiaca e frequenza respiratoria.

A breve si vedranno apparire sul mercato altre novità, forse meno utili, ma sicuramente curiosi: gli “Emotion sensors”.

Sono collari o dispositivi, più grandi dei tracker, che rilevano i parametri corporei per cercare di determinare le emozioni di un cane. Cosa assolutamente non facile, dato che un rilevamento di parametri vitali che va oltre a frequenza cardiaca e respiratoria richiede una spesa notevole. Per ora sembra che “Inupathy”, dopo un crowdfunding massiccio, sia l’emotion sensor che sta ottenendo più attenzione e anche migliori risultati. L’idea di informarci dello stato d’animo del cane tramite cinque colori è molto intuitiva, e chiaramente include anche un monitoraggio dei parametri vitali simile a quello che vediamo sui tracker.

Cagnolino con collare Inupathy

In poco tempo vedremo, senza dubbio, algoritmi di “machine learning” anche nell’ambito “technology for pets”. Già se ne parla e già si fanno alcuni test. Questo permetterà un monitoraggio delle funzioni vitali e delle emozioni molto più preciso, tarato in base al singolo cane o gatto.

È bene considerare che l’interazione uomo-cane deve essere sempre presente in maniera maggioritaria. Stanno però trovando grande spazio i pet toys attivabili da remoto. Semplici giochi che si attivano a distanza per far muovere il cane in vostra assenza; vanno usati con molta moderazione, dato che si rischia un’identificazione dell’animale nel suo giocattolo come qualcosa di vivo e attivo, alla stregua di una persona. Stessa cosa per i feeder; se si ha la possibilità di  nutrire personalmente il proprio animale non si deve abusare di queste macchine. L’identificazione di un padrone che somministra i pasti è importante per lo sviluppo delle relazioni fra umani e animali.

Al di là di questi accorgimenti, ciò che ci si aspetta in un futuro prossimo, grazie alla costante ricerca tecnologica, è la possibilità di lasciare più libertà agli animali domestici con meno preoccupazioni. E di riuscire a far crescere la loro qualità di vita assieme a quella dei padroni.

Samuele Scardovi
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Samuele Scardovi
Dopo diverse esperienze nel campo informatico, da assistente tecnico di rete e da tecnico hardware, è attualmente responsabile dei sistemi di rete aziendali interni. Seguo assiduamente ogni innovazione nel campo hardware. Ponghista rilassato nel tempo libero. Amante degli RTS.